Stephen Hawking: Colonizzeremo Marte, ma l'incontro con gli alieni non finirà bene
Il Professor Stephen Hawking agli ascoltatori del programma Today della BBC, afferma che non esclude l'ipotesi che l'uomo sicuramente colonizzera Marte, ma ha messo in guardia nel non
incoraggiare un incontro con gli alieni. Con l'avvicinarsi del suo 70' compleanno, lo scienziato risponde ad alcune domande poste dal pubblico incentrate sul destino dell'umanità e sull'ipotesi
di abitare nello spazio. L’ultimo suo libro intitolato George's Secret Key To The Universe rispecchia una trama futurista e dona una spiegazione del mondo, rivolta ai bambini di futura
generazione. Non è la prima volta che Hawking consiglia alle persone di "raggiungere le stelle" Il fisico è da tempo che affronta apertamente il tema del futuro intergalattico dell'umanità. E'
stato il primo a sperimentare la gravità zero, dopo un volo sub orbitale nello spazio nel 2009.
"Molte persone mi hanno chiesto perché sto affrontando questo volo. Le ragioni sono molteplici...Prima di tutto, credo che la vita sulla Terra è sempre a maggiore rischio per via da una
catastrofe improvvisa, come una guerra nucleare, un virus geneticamente modificato, o altri pericoli. Penso che la razza umana non ha futuro se non si dirige nello spazio. Per ciò voglio
incoraggiare l'interesse pubblico verso lo spazio".
Questa sua ansiosa richiesta è stata ripresa nel programma Today. La prima domanda a cui lo scienziato dovette rispondere fu se avesse il pensiero che la razza umana potesse sopravvivere a tutti
i disastri possibili e infine poter finalmente colonizzare le stelle. La sua risposta si riversò sulla preoccupazione di una possibile guerra biologica e nucleare.
E' possibile che la razza umana potrebbe estinguersi, ma non è inevitabile.
"Penso che sia quasi certo che un disastro come la guerra nucleare o il riscaldamento globale accadrà alla Terra nel raggio di mille anni."
Questa è una delle ragioni per cui il cosmologo e fisico teorico della Cambridge University insiste sulla colonizzazione.
"E' essenziale che noi colonizziamo lo spazio. Io credo che alla fine stabilire colonie autosufficienti su Marte e altri corpi del sistema solare, sia essenziale anche se probabilmente non
accadrà entro i prossimi 100 anni....Sono ottimista sul fatto che il progresso nella scienza e della tecnologia alla fine permetteranno agli esseri umani di diffondersi al di là del sistema
solare e al di fuori di esso e raggiungere l'universo, la scoperta di vita intelligente altrove nell'universo sarebbe la più grande scoperta scientifica. Ma sarebbe molto rischioso tentare di
comunicare con una civiltà aliena".
Ritornando sul discorso della possibilità di interazione aliena, Hawking continua:
"Se gli alieni hanno deciso di farci visita, il risultato potrebbe essere simile a quando gli europei arrivarono in America e la situazione non andò bene per i nativi americani".
Il Compleanno di Hawking è Domenica 8 gennaio, e l'Università di Cambridge Centre of theorectical Cosmologia si aspetta un enorme pubblico per festeggiare il professore il quale quando gli fu
diagnosticata una forma di malattia dei neuroni motori nel 1963 gli diedero solo 2 anni di vita. Da allora, Hawking ha insegnato non solo come un accademico distinto ma ha trasformato la
percezione dell'universo, ha pubblicato libri di grande successo e ha condotto una vita piena di impegni di famiglia: ha tre figli e tre nipoti.
Immagine: Google immagini
Fonte:http://www.huffingtonpost.co.uk/2012/01/06/stephen-hawking-birthday-space-mars-aliens-future-stars_n_1188977.html