DIRIGIBILI PER RAGGIUNGERE LO SPAZIO


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Per via del pensionamento dello Space Shuttle e dell'affidabilità altalenante
del programma spaziale russo, alla NASA sono alla costante ricerca di metodi
sempre nuovi per posizionare carichi in orbita in modo economico e sicuro.



Per via del pensionamento dello Space Shuttle e dell'affidabilità altalenante del programma spaziale russo, alla NASA sono alla costante ricerca di metodi sempre nuovi per posizionare carichi in orbita in modo economico e sicuro. Se alcune delle proposte riguardano vettori riutilizzabili o velivoli a metà tra il razzo e l'aereo ipersonico, una delle più interessanti è quella formulata dalla JP Aerospace californiana.
L'azienda, nota costruttrice di palloni sonda militari, ha recentemente superato il record di altezza per un velivolo più leggero dell'aria raggiungendo i 28.981 piedi di quota sopra il Black Rock Desert del Nevada.

Ma la JP Aerospace di fare ben di più: ha in cantiere la costruzione di una stazione volante permanente ad una quota di 42.000 metri che verrà utilizzata, secondo i piani, come punto intermedio per il raggiungimento di un'orbita bassa.
La base volante permanente è stata definita Dark Sky Station: verrà "parcheggiata" a circa 42 km di altezza, e secondo i piani della JP Aerospace diventerà il punto di sosta durante l'ascesa verso un'orbita bassa.
La Dark Sky Station avrà una struttura gonfiabile "a stella" sulla quale saranno agganciati laboratori scientifici, moduli per la sopravvivenza dei tre membri dell'equipaggio permanente, e moduli destinati ai voli turistici o al trasporto di merci in orbita.


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Il dirigibile che farà da navetta tra la superficie e la Dark Sky Station è stato definito Ascender, ed è sostanzialmente un pallone a sezione cilindrica a forma di "V", configurabile per il trasporto di merci o di persone.
Una volta raggiunta la Dark Sky Station, esseri umani e carichi di diversa natura potranno raggiungere un'orbita bassa grazie ad un altro dirigibile, che si solleverà oltre i 60.000 metri grazie alla spinta di galleggiamento e a motori elettrici alimentati da luce solare.
I motori lo faranno sollevare costantemente per circa cinque giorni mentre compie orbite su orbite attorno al nostro pianeta, fino a quando non si sarà raggiunta la quota desiderata.


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I vantaggi di questo sistema apparentemente macchinoso? Un dirigibile è un'aeromobile realmente riutilizzabile: rispetto ad un velivolo ipersonico richiede molta meno manutenzione, e non si viene sottoposti ad accelerazioni poco sostenibili dall'essere umano.
Non ci sono grosse spese per le svariate tonnellate di combustibile necessarie all'ascesa di un razzo tradizionale, i costi della messa in orbita di un carico sono estremamente inferiori a quelli attuali, e i potenziali malfunzionamenti vengono ridotti al minimo se paragonati a cosa può andare storto durante un lancio nello spazio attraverso un velivolo supersonico.
Raggiungere un'orbita bassa diventerebbe quindi un processo lento, un'ascesa costante più simile ad una crociera che ad un lancio nello spazio. Il rientro, invece, sarebbe "dolce" e panoramico, l'ideale per il futuro turista spaziale in cerca di una vista mozzafiato della Terra.
Fonte italiana (anche traduttore):
http://www.ditadifulmine.com/2011/11/dirigibili-per-raggiungere-lo-spazio.html
Fonte estera:
http://news.discovery.com/space/ballooning-offers-alternative-stairway-to-space-111106.html


Fonte: http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1321099150

Pubblicato Mercoledì 16 Novembre 2011