I sette principali misteri di Marte
Marte era conosciuto come la “stella del fuoco” per gli antichi astronomi cinesi, e nonostante la tecnologia sia notevolmente migliorata, gli scienziati non sono ancora in grado di dare delle
risposte ad alcune domande riguardanti il Pianeta Rosso. Anche dopo decine di missioni spaziali, molto resta ancora sconosciuto di quel mondo. Ecco alcuni dei più grandi misteri irrisolti del
pianeta, che l’uomo non riesce ancora a spiegare.
PERCHE’ MARTE HA DUE FACCE? –
Gli scienziati sono rimasti sconcertati quando hanno osservato le differenze tra i due emisferi di Marte. L’emisfero nord del pianeta è liscio, con un’orografia praticamente piatta, e risulta tra
i luoghi più piatti del Sistema Solare. Potenzialmente è stato creato da acqua che una volta scorreva sulla superficie marziana. Nel frattempo, l’altro emisfero, quello meridionale della
superficie marziana, è ruvido e fortemente caratterizzato da crateri, ed è circa dai 4 km agli 8 km più alto in elevazione rispetto al bacino settentrionale. Qui sorgono vasti canyon che
farebbero rabbrividire il gran Canyon del Colorado o il più alto vulcano dell’intero sistema solare, alto quasi 3 volte l’Everest. Recenti evidenze suggeriscono che la vasta disparità vista tra
le due metà nord e sud del pianeta, sarebbero state causate da un gigantesco impatto remoto con un corpo roccioso avvenuto sul suolo.
QUAL E’ LA FONTE DI METANO SU MARTE? -
Il Metano, la più semplice molecola organica, è stato scoperto nell’atmosfera di Marte da parte dell’ Agenzia spaziale europea, attraverso la missione Mars Express nel 2003. Sulla Terra, la
maggior parte del metano atmosferico è prodotto dalla vita, in particolare dai bovini. A quanto pare il metano su Marte risulta stabile nell’atmosfera marziana soltanto da 300 anni circa, quindi
tutto ciò che ha generato questo gas l’ha fatto di recente. In realtà ci sono modi per produrre metano senza vita, ed uno di questi è attraverso l’attività vulcanica. L’ESA nel 2016 prevede il
lancio della Sonda ExoMars, la quale studierà la composizione chimica dell’atmosfera di Marte per cercare di comprendere questo mistero.
L’ACQUA LIQUIDA SCORRE ATTUALMENTE SULLA SUPERFICIE DI MARTE? -
Anche se grandi quantità di ipotesi suggeriscono che l’acqua liquida una volta scorreva a fiumi sulla superficie di Marte, rimane una questione aperta se occasionalmente scorra attualmente sulla
superficie del pianeta rosso. La pressione atmosferica del pianeta è troppo bassa, valutabile in circa 1/100 rispetto a quella della Terra, per trattenere dell’acqua allo stato liquido in
superficie. Tuttavia, linee strette e scure sono state viste sul suolo marziano, addirittura comparse in primavera e svanite nella stagione fredda. Il suggerimento più evidente è quello che
l’acqua salata potrebbe sgorgare in ogni primavera, allo scioglimento della calotta. Ma chiaramente sono solo ipotesi.
CI SONO STATI OCEANI SU MARTE? –
Numerose missioni su Marte hanno rivelato una serie di funzionalità sul Pianeta Rosso che suggeriscono che una volta era abbastanza caldo per ospitare dell’acqua allo stato liquido sulla sua
superficie. Queste caratteristiche includono quelle che sembrano essere vasti oceani, i delta dei fiumi e dei minerali necessari alla formazione dell’acqua. Tuttavia, gli attuali modelli del
clima marziano non possono spiegare un eventuale periodo caldo esistente in passato, visto che il Sole era molto più debole di quanto non lo sia ora, portando alcuni a chiedersi se queste
caratteristiche possano essere state create da venti o da altri meccanismi sconosciuti. Eppure, ci sono prove che suggeriscono che in periodi antichi Marte era abbastanza caldo per supportare
l’acqua allo stato liquido in almeno un sito della sua superficie. Altri reperti antichi suggeriscono che Marte era un tempo freddo e umido, non freddo e secco, né caldo e umido, come spesso si
sostiene.
C’E’ VITA SU MARTE? –
La prima sonda ad atterrare con successo su Marte, fu la Viking 1 della NASA, che diede vita ad un mistero che ancora oggi rimane irrisolto: ci sono prove di vita su Marte? Viking ha
rappresentato il primo e sino ad ora unico tentativo di ricerca di vita su Marte, e i suoi risultati sono oggi oggetto di accesi dibattiti. Viking ha rilevato molecole organiche come il cloruro
di metile e diclorometano. Tuttavia, questi composti sono stati respinti in quanto probabilmente causati da contaminazione terrestre, causati dai fluidi utilizzati per preparare la navicella
quando era ancora sulla Terra. La superficie di Marte è molto ostile alla vita come la conosciamo, in termini di freddo, radiazioni, iper-aridità e altri fattori. Eppure, ci sono numerosi esempi
di vita che riesce a sopravvivere in ambienti estremi sulla Terra, al freddo, sulle valli secche antartiche e sull’iper-arido deserto di Atacama in Cile. C’è vita praticamente ovunque ci sia
acqua allo stato liquido sulla Terra, e la possibilità che una volta Marte avesse degli oceani porta molti a chiedersi se la vita si possa essere evoluta e, in caso affermativo, se sia ancora
esistente. Rispondere a queste domande può aiutare a far luce su come la vita comune può o non può esistere nel resto dell’universo.
LA VITA E’ COMINCIATA SU MARTE? –
Meteoriti scoperti in Antartide provenienti proprio dal pianeta rosso, hanno strutture che assomigliano a quelle create dei microbi sulla Terra. Sebbene molte ricerche da allora forniscano una
spiegazione chimica piuttosto che biologica, il dibattito continua. Questi risultati fanno aumentare la possibilità allettante che la vita sulla Terra in realtà sia nata su Marte molto tempo fa,
e che sia stata portata qui attraverso le meteoriti. Un’ipotesi forse suggestiva e irreale, ma che potrebbe anche divenire realtà. Anche questo naturalmente è un dibattito apertissimo che attrae
la curiosità di scienziati e appassionati.
PUO’ L’UOMO VIVERE SU MARTE? –
Questa potrebbe sembrare la risposta più semplice tra tutte. Evidentemente perchè basterebbe spedire degli uomini su Marte e valutare. Facile a dirsi naturalmente, ma non a farsi. Nel 1969 la
NASA aveva il piano di organizzare una spedizione umana su Marte entro il 1981 e una base permanente nel 1988. Tuttavia si è scoperto che i viaggi interplanetari umani costituiscono quella che
oggi viene definita la più grande sfida scientifica e tecnologica; si potrebbero verificare problemi nel lunghissimo viaggio che gli astronauti dovrebbero sopportare, ma ci potrebbero essere
anche problemi di cibo, di acqua e ossigeno, gli effetti deleteri della microgravità, i potenziali rischi come le radiazioni solari e il fatto che per qualsiasi necessità sarebbero a milioni di
chilometri di distanza. Atterrarci, lavorarci e ritornare sarebbe quindi una grande sfida che recentemente la NASA sta valutando attraverso delle lunghe simulazioni. Tuttavia gli astronauti
sembrano ansiosi di scoprirlo. Per esempio, quest’anno sei volontari hanno vissuto in una finta navicella spaziale per quasi un anno e mezzo nel cosiddetto progetto Mars 500, la più lunga
simulazione di volo spaziale mai condotta, volta a replicare una missione umana su Marte dall’inizio alla fine. Ci sono anche numerosi volontari per un viaggio di sola andata verso il pianeta
rosso.
CONCLUSIONI –
Marte è un pianeta che ha da sempre affascinato l’umanità. Sono stati tanti i libri, i film, i racconti, ispirati al pianeta rosso, visto da sempre come l’unico mondo del nostro sistema solare
capace di ospitare eventuali forme di vita, viste le sue condizioni meno proibitive di altri mondi. Persino il termine “marziani”, che alle volte si utilizza per identificare qualsiasi forma di
vita extraterrestre proviene da questo pianeta. Di certo sappiamo che dagli astronomi-indovini di un tempo ai canali visti da Schiaparelli e Lowell, e sino alle missioni spaziali, Marte
conserverà per sempre quel suo grande fascino che lo contraddistingue.