Gli UFO SEGUONO LE MISSIONI spaziali
Gli astronauti hanno incontrato gli UFO nello spazio. A sostenerlo sono moltissimi ufologi tra cui Luc Buergin, documentarista svizzero, ex redattore della rivista Sign e autore del libro Mondblitze, ovvero Lampo di Luna. In questa opera il ricercatore dopo accurate indagini porta alla luce fatti e testimonianze eccezionali, come quella di Werner Utter, ex pilota della Lufthansa, che riferisce all'autore di una comunicazione privata con l'astronauta americano Charles Conrad, della missione Apollo 12, che fu testimone di fatti sconcertanti. Conrad, che allunò il 19 novembre 1969, afferma che tutti gli equipaggi degli Apollo, succedutisi sulla Luna tra il luglio del '69 ed il dicembre del '72, avrebbero trovato sulla polvere lunare un numero di impronte maggiore rispetto a quelle lasciate dagli astronauti nel corso degli anni.
A dire il vero Conrad aveva già anticipato questa vicenda durante una conferenza stampa svoltasi a Budapest nel 1970 In quell'occasione aveva dichiarando che le impronte ritrovate sul suolo lunare dovevano appartenere per forza ad esseri alieni. Sempre secondo Conrad le tracce erano state poi fotografate ed sottoposte ad analisi dai tecnici della NASA, che però in seguito avrebbero mantenuto uno stretto riserbo.
A causa di questo riserbo prove certe di avvenuti incontri ravvicinati nello spazio non esistono. Tuttavia nel 1995 diversi tecnici NASA che seguivano dalla base di Houston le fasi della missione Shuttle, hanno ammesso di aver visto comparire, attorno alla navetta, strani globi bianchi che hanno effettuato insolite manovre, allontanandosi poi verso la Terra.
Un filmato trasmesso dalla Fox TV testimonierebbe la veridicità dell'accaduto. Sull'episodio gli scienziati NASA (i quali a differenza dei tecnici sono dei militari e hanno quindi la consegna del silenzio) non si hanno voluto pronunciati. Significativo è poi il fatto che Conrad, intervistato recentemente in merito all'episodio citato da Utter, si è rimangiato l'intera vicenda. Conrad, che attualmente lavora per la società aeronautica McDonnel Douglas (che qualcuno sospetta di legami con la CIA), ha smentito di aver mai visto qualcosa, nello spazio, che potesse far pensare all'esistenza di forme di vita aliena.
Nonostante questo, esiste un'approfondita indagine del noto romanziere Sidney Sheldon che, documentatosi per la stesura del libro The Doomsday Conspiracy, ha intervistato molti astronauti, scoprendo che alcuni fra questi avevano effettivamente incontrato gli UFO. "Telefonai al colonello Gordon Cooper" scrive Sheldon "e questi mi disse di essere stato personalmente testimone di parecchi voli di UFO durante i propri viaggi nello spazio, e mi confermò che altri astronauti avevano avuto esperienze simili ma che preferivano non parlarne".
Anche l'astronauta Richard Truly, nominato direttore della NASA dopo il disastro del Challenger, aveva dichiarato pubblicamente, sfidando il riserbo ufficiale, di credere fermamente negli extraterrestri, e si era fatto aumentare i finanziamenti per il progetto SETI (la ricerca radioastronomica di messaggi vaganti nello spazio).
Per una strana coincidenza proprio Truly, dopo queste prese di posizione, era stato messo sotto inchiesta, con il pretesto di aver sperperato i soldi dell'ente spaziale americano in missioni fallimentari (quali la perdita di alcuni satelliti ed il malfunzionamento di Hubble). La NASA dunque sarebbe al corrente di molte cose ma qualcuno, dalle alte sfere, starebbe cercando di mettere tutto a tacere. Questa è anche l'opinione di Richard Oagland, ex mission specialist di Cape Canaveral, che nel febbraio 1992, durante una relazione alle Nazioni Unite, ha mostrato un eccezionale filmato che la NASA ha cercato di censurare. Si tratterebbe di una specie di battaglia spaziale fra un oggetto volante non identificato ed un satellite dello scudo spaziale reaganiano.
Nel filmato, ripreso sopra Burma dallo Shuttle il 15 novembre 1991, si nota un disco luminoso che vola ad altissima quota sopra l'India. Improvvisamente l'oggetto si ferma e inverte la rotta con una virata a 45 gradi mentre da quello che sembrerebbe essere un satellite in orbita viene sparato un colpo (probabilmente un fascio di particelle accelerate) proprio in direzione dell'UFO.
"Questo filmato" ha dichiarato Oagland "è stato trasmesso in diretta dallo Shuttle, ma nessuno si è reso immediatamente conto della sua importanza. Poco dopo le trasmissioni Shuttle sono state criptate dalla NASA e adesso non sono più disponibili per il pubblico. Ma io penso che qualcuno, qualche alto funzionario, abbia voluto ugualmente che noi si sapesse.
Evidentemente in seno alla NASA c'è una lotta di potere, fra chi vuole che la gente sappia che non siamo soli e fra chi intede mantenere il segreto a tutti i costi".
Sulla stessa linea è naturalmente il già citato Luc Buergin, che così ha dichiarato: "La sonda Lunar Orbiter 5 ha registrato tracce di veicoli sul suolo lunare già nel 1967 e impronte simili furono viste dall'astronauta Harrison Schmitt, dell'Apollo 17, nel dicembre del 1972".
Perfino il primo allunaggio del 20 luglio 1969 riserverebbe alcune sorprese.
In una sequenza filmata, che la NASA ha provveduto a far circolare il meno possibile ma che la stampa americana guidata da Walter Cronkite ha divulgato più volte, si vedono delle strane luci sull'orizzonte lunare che, a meno che non si tratti dei riflessi di improbabili riflettori montati dagli astronauti, sembrerebbero suggerire una presenza aliena sulla Luna.
In Italia all'epoca dello sbarco, durante la diretta televisiva di Tito Stagno, Ruggero Orlando, dalla base di Houston, aveva interrotto dicendo: "É arrivata una notizia dall'osservatorio di Jodrell Bank. Gli astronauti non sono più soli. Una sonda è allunata accanto a loro...".
Poco dopo sarebbe stata intercettata, da parte dei sovietici - ma la notizia non è sicura al cento per cento - una comunicazione privata dell'Apollo con Houston, in cui un terrorizzato Neil Armstrong avrebbe gridato: "Questi oggetti sono spaventosi ... enormi ... non ci credereste. Ci sono delle sonde spaziali laggiù... sono in fila sul fondo del cratere... sul lato opposto al nostro... sono sulla Luna e ci stanno osservando!".
E non è tutto. Pare che Aldrin abbia addirittura filmato due UFO lanciati all'inseguimento della navetta americana. Quest'ultima vicenda è stata seccamente smentita dalla NASA in una lettera del 1975 ma è confermata da un ex collaboratore dell'ente spaziale americano, Maurice Chatelain, secondo cui Armstrong avrebbe visto persino alcuni alieni sul cratere di un vulcano.
Molti di questi episodi sono descritti ne libro di Buergin che, foto alla mano, documenta decine di avvistamenti UFO insabbiati, testimonianze eccezionali e attività di varie commissioni governative d'investigazione (l'ultima delle quali in seno alla CEE). Secondo Buergin, i funzionari statunitensi avrebbero montato una campagna di disinformazione allo scopo di limitare al minimo l'interesse del pubblico per gli UFO.
Nel frattempo, in questo periodo, anche dall'ex blocco comunista fuoriescono testimonianze di incontri ravvicinati.
"Gli astronauti sovietici hanno incontrato in più occasioni gli UFO nello spazio".
Ne è certa la cosmonauta Marina Popovich che, al congresso di Tucson nel maggio '91, ha addirittura mostrato alcune foto top secret di sigari orbitanti attorno a Marte.
Questa tesi è sostenuta anche da Gennadiy Strekalov, della missione Mir, che nello spazio ha incrociato una sfera iridescente, sulla verticale dell'isola di Terranova. e dal generale Kovalionok, che il 5 maggio 1981 mentre la sua navicella sorvolava il Sudafrica, dirigendosi verso l'Oceano Indiano, ha osservato una sorta di sigaro che ruotava mentre, sotto di esso, comparivano due strane sfere, scaturite da un'esplosione.
"Non parliamo volentieri di queste cose" ha dichiarato Strekalov, "e questo perchè i giornali tendono a gonfiare le notizie, facendoci fare una pessima figura...".
Video documentari su missione "Apollo 11" e incontri con gli UFO nello spazio
Video documentari della NASA: "ANOMALIE NELLO SPAZIO"