Abductions - Rapimenti alieni
Abduction, nel senso stretto del termine inglese, vuol dire "rapimento". Nello studio degli UFO, il termine negli ultimi anni è andato ad indicare il rapimento di esseri umani da parte degli alieni.
Molte persone si rivolgono ad uno psicologo per via di "uno strano sogno ricorrente", o di una fobia riguardo, ad esempio, un certo animale e solo in un secondo tempo, spesso con l’ausilio
dell’ipnosi regressiva, si avvicinano alla definizione della loro situazione di "addotti". Se si escludono i casi più eclatanti, infatti - in cui alcune persone vengono destate nel cuore della
notte e prelevate a forza, o anche in presenza di testimoni oculari (si pensi al caso Travis Walton) - spesso i soggetti vivono la propria esperienza ignorandola completamente, o intuendola solo
alla lontana. Nel corso di una abduction, infatti, di norma una persona non viene "svegliata", ma più semplicemente viene spostato il suo livello di consapevolezza dal sonno ad una veglia
semi-onirica. È un po’ come ipnotizzare una persona addormentata, indurla a fare un giro e poi riportarla a letto. Inoltre, secondo molte testimonianze, i rapimenti avverrebbero in uno status in
cui si può levitare e attraversare le pareti, accrescendo così la sensazione di "sognare".
"Missing Time" (Tempo mancante, o vuoto temporale), amnesie, specialmente di un’ora o più. Il periodo di "missing time" di solito si verifica dopo un avvistamento UFO ed in genere, sotto
regressione ipnotica, affiorano ricordi di entità che prelevano il soggetto e lo esaminano fisicamente, cancellando poi il ricordo dell’accaduto dalla sua mente. Non è raro che al ricordo
originale venga sostituito un ricordo-schermo ("screen memory"), fatto di immagini realistiche e che costituiscono un evento fittizio e banale a copertura di un certo lasso di tempo mancante,
mentre altre volte nella mente del soggetto viene lasciata memoria del vuoto temporale. Fra i "patterns" di "località", le persone in questione vengono prese dall’abitacolo della loro auto (per
lo più in posti isolati), dal proprio letto, o finanche in bicicletta o a passeggio. Ne consegue che l’abduction può avvenire ovunque e che non c’è immunità geografica
Nelle Abductions le persone risulterebbero prelevate fisicamente dal luogo in cui si trovano, da creature di forma umanoide, con corporatura piuttosto minuta, glabri e aventi occhi neri, e sottoposte, poi, ad ogni genere di esami medici, talvolta, anche a torture psicofisiche. In questi "prescelti", verrebbero inseriti degli "impianti" sottocutanei. Tali persone verrebbero poi rilasciate, anche se talvolta, a parecchi chilometri dal luogo del prelievo.
Spesso, sembra non ricordino cosa sia loro capitato, ma risulterebbero essere preda di forti stati d’ansia, di ricordi che poi risultano essere modificati dai loro rapitori e così via.
Capita talvolta che si accorgano di strane cicatrici sul loro corpo e non ricordino come se le siano procurate o si accorgano di strani bagliori provenienti dai loro occhi. Intimoriti di ciò, i rapiti, si sottopongono a svariati accertamenti medici per poi, molte volte, scoprire di avere in corpo piccole quantità di materiale non di origine terrestre.
Un caso particolare, è quello dell’asportazione da parte del dr. Leir, di un oggetto piatto ed approssimativamente triangolare, delle dimensioni di circa un centimetro per lato e dall’anima" metallica, dalla mascella di un presunto rapito.
(Esempio di impianto alieno su un paziente)
L’oggetto era ricoperto da terminazioni nervose non umane; e quest’anima, era coperta da una membrana impossibile da incidersi con il bisturi chirurgico. La cosa tra l’altro più incredibile e' che l’ impianto non provocava risposta infiammatoria e di rigetto come invece succede, generalmente, con l’ intrusione di un oggetto estraneo nel nostro corpo.
Asportato, l’oggetto venne inviato al laboratorio nazionale di Los Alamos e poi al Laboratorio Tecnologico del New Mexico, dove si ipotizzò che fosse un frammento di meteorite (in questo caso i ricercatori non sapevano che tale "frammento" provenisse da un essere umano). L’impianto, venne in seguito ulteriormente analizzato al microscopio elettronico, dove si scoprì la sua fattura artificiale.
Questo è solo uno delle migliaia di casi segnalati in tutto il mondo e che ogni anno continua a crescere.
Certo, ci sono casi che possono sembrare strani ma sono riconducibili ad avvenimenti del tutto “naturali”, cioè dove coloro che sostengono di essere stati rapiti sono in realtà persone con riconosciuti problemi psichici che credono di aver vissuto queste esperienze…..ma noi vogliamo portare la vostra attenzione su tutti quei casi che, né la medicina e né la scienza hanno saputo spiegare e svelare.
Non possiamo quindi sentenziare che tutti i rapiti sono visionari o che tutti i rapiti hanno avuto reali esperienze di abductions, questo è il difficile compito dell’ufologia oggi trovare, prima ancora delle spiegazioni, le esperienze reali da quelle “fantasiose” e in un secondo tempo, analizzare quanto desta sospetto e sconcerto nella comunità medico/scientifica perché mistero impenetrabile ed insoluto.
In Italia quanto accaduto al metronotte Pier Fortunato Zanfretta ha fatto scalpore, ha suscitato nella comunità locale i dubbi più profondi (dice il vero oppure mente?).
Non ci sono parole adatte per descrivere la sua avventura che di certo non lo ha aiutato nella vita ma, anzi, lo ha rovinato; ma vi consigliamo come lettura il libro che racconta quanto accaduto……
(clicca sulla foto per andare sulla storia del rapimento di Zanfretta
Casi principali nel mondo
Rimane materia di dibattito quale sia stato il primo caso presunto di abduction. Raymond Bernard racconta che nel 1947 alcuni dischi volanti recanti svastiche avrebbero costretto l'ammiraglio Richard Evelyn Byrd, in volo sull'Antartide, ad atterrare in un'immensa area sotterranea abitata da esseri dall'accento tedesco simili ai cosiddetti "Nordici".[8] Risalirebbe al 1953 il rapimento di due elettricisti (Karl Hunrath e Wilbur Wilkinson) scomparsi durante un volo sui cieli della California[9]. Sarebbe avvenuto invece nel 1957 in Brasile, nello stato di Minas Gerais, il famoso caso del contadino Antonio Villas Boas[10]. Nello stesso anno Reinhold O. Schmidt sarebbe stato prelevato nel Nebraska e portato in una base aliena artica[11]. Ma secondo alcuni ufologi, i primi "abdotti" della storia sarebbero stati i coniugi Hill, che sarebbero stati rapiti mentre tornavano da un viaggio in Canada la notte fra il 19 e il 20 settembre 1961[12]. Si noti che in un'enciclopedia del paranormale è riportato che, durante una regressione ipnotica, Barney Hill avrebbe definito "nazista" uno dei suoi presunti rapitori[13]. John Fuller scrive un libro sul caso Hill, inserendo le testimonianze ottenute grazie alla cosiddetta "ipnosi regressiva".[14] Nel 1967 un caso di presunto rapimento alieno ha coinvolto un sergente di polizia, Herbert Schirmer; il caso è stato esaminato dalla Commissione Condon con la collaborazione dello psicologo R. Leo Sprinkle. Un altro famoso caso di presunto rapimento alieno è il rapimento alieno di Pascagoula, che è avvenuto nel 1973 e ha coinvolto due operai, Charles Hickson e Calvin Parker.[15]
Tra i casi più celebri vi è il presunto rapimento del taglialegna Travis Walton: dalla sua esperienza e dalle testimonianze raccolte è stato tratto anche il noto film di fantascienza Bagliori nel buio (Fire in the sky). Il 5 novembre 1975 sette taglialegna dell'Arizona (USA), tornando verso le loro case con il camion, avrebbero visto una "strana" luce discoidale nel bosco. Travis Walton, che era tra loro, avvicinatosi, sarebbe stato colpito da un raggio di luce, mentre i suoi compagni fuggivano dalla paura. Walton riapparve solo dopo cinque giorni, in stato confusionale, raccontando di essersi svegliato all'interno di una strana cella metallica disteso su un tavolo operatorio, e attorno a tre esseri alti circa un metro; avrebbe cercato di scappare, ma sarebbe stato afferrato da "strani esseri" più alti, che dopo avergli sistemato una maschera sul viso, lo avrebbero riaddormentato. Avrebbe sentito gli esseri dire che non volevano fargli del male, solo studiare "gli strani esseri del pianeta", in perfetta lingua inglese[16].
Il ricercatore ufologo Budd Hopkins negli anni ottanta scrive alcuni libri che riportano numerose storie di statunitensi legate ad esperienze di abduction. Uno dei casi più noti descritti da Hopkins riguarda Linda Cortile Napolitano vedrebbe come testimone un'importante figura della politica internazionale[17], che molti identificano in Javier Pérez de Cuéllar; sul caso esistono però diversi dubbi, tra cui le analogie con il racconto di fantascienza Nighteyes[18]. Durante lo stesso decennio, Whitley Strieber scrive una sua biografia personale riguardante il suo rapimento, da cui è stato tratto il film Communion. Anche in questi casi si sono usate tecniche di ipnosi regressiva.
David Michael Jacobs, professore di storia alla Temple University, fu il primo a mettere in relazione con i progetti degli alieni le esperienze subite dai rapiti, sostenendo che gli alieni perseguissero un progetto ben preciso, esponendosi così alle critiche della comunità accademica americana[19].
John Edward Mack, docente di psichiatria ad Harvard, sostenne l' idea di Jacobs sull' autenticità dei rapimenti alieni[20], ma anche lui si attirò le critiche della comunità accademica, per cui nel 1993 fu insignito del Premio Ig Nobel insieme a Jacobs.
clicca sulla foto per andare all'argomento
clicca sulla foto per andare all'argomento
http://wn.com/Rebus__Ufo,_la_scatola_aliena_di_Zanfretta_Abduction